mercoledì 10 maggio 2017

Domenica 21 Maggio: Giornata delle Oasi e Festa della Natura

Cari amici del WWF, dell'Oasi e della Natura, domenica 21 maggio ritorna la Giornata delle Oasi; l’evento storico del WWF che ogni anno rinnova il messaggio del grande valore costituito dal patrimonio naturale delle Oasi, il più importante progetto di tutela diretta di specie ed habitat dell'Associazione. I contenuti della giornata saranno focalizzati sul valore della Natura in Italia e sull’impegno del WWF nel tutelarla attraverso le Oasi e il sostegno ad importanti progetti di conservazione (Lupo).
Domenica 21 maggio sarà un vera e propria festa della Natura d’Italia e per la speciale occasione saranno aperte al pubblico, gratuitamente, le Oasi del WWF e le 130 Riserve gestite dall’Arma dei Carabinieri. L'Oasi WWF "Montagna di Sopra" di Pannarano ha aderito a questa grande festa con un ricco programma di iniziative e dedicando l'intera giornata (“S.O.S. Foreste: uno sguardo sul futuro”) alle Foreste ad alla "faggeta" dell'Oasi. 
PROGRAMMA
9,00: Ritrovo all’Oasi e presentazione della giornata (Località “Acqua delle Vene” - 1185 m.)
10,00: Escursione guidata “Canale della neve (1220 m.) - Ciesco Bianco (1589 m).”
Ripida ascesa verso la cresta del Partenio, alla scoperta della biodiversità della faggeta e delle antiche “opere” della civiltà montanara: “neviere” e “carbonaie”. Panorama mozzafiato con vista del massiccio del Taburno-Camposauro, del Matese, del Vesuvio e del Golfo di Napoli.
Lunghezza: 3,0 km (A/R) - Dislivello: 369 m. - Durata: 2,30 h. (A/R) - Libera donazione
11,00 - 17,00: Esposizioni artistiche, laboratori e produzioni tipiche locali
Tornitura artistica del legno e sue creazioni, a cura del maestro Silvio Capossela; creazioni in legno e argento, a cura dell’artista Antonio Genovese; prodotti tipici locali (tartufi, porcini e derivati), a cura della Cooperativa Acerone; apicoltura e miele, a cura di Antonio Covino.
13,30: A tavola tra riflessioni ed allegria
Momento conviviale con consumazione di un “rustico” pasto (bruschette al pomodoro, fettuccine ai funghi porcini, “braciata” di maiale - bistecca e salsiccia - con insalata verde e “contadina”, vino locale e caffè) - È richiesto un contributo di 13,00 € ed occorre prenotarsi entro venerdì 19
15,30: S.O.S Foreste: un ecosistema in pericolo
Effetti del cambiamento climatico sulle foreste dell’Appennino centro meridionale. Analisi ed approfondimenti a cura di Maurizio Zotti
Attrezzatura e abbigliamento: scarponcini, giacca a vento, macchina fotografica e … amore per la natura!
Iscriviti al WWF e partecipa alle attività sul territorio come volontario - Dona attraverso l’SMS solidale 45524 dall’8 al 22 maggio per sostenere la Natura d’Italia e i progetti per la conservazione del Lupo. Che aspettate, preparate zainetti e scarponcino perché la Natura d'Italia vi aspetta! Nel frattempo scaricate la locandina completa della giornata


martedì 9 maggio 2017

SOS LUPO: “SALVIAMO IL LUPO DAI CRIMINI DI NATURA

Dall’8 al 22  maggio si può donare al 45524 per aiutare il WWF a salvare il lupo, simbolo della nostra natura selvaggia, da fucili e veleno.
Il WWF ha lanciato l’SOS LUPO: ogni anno 300 lupi vengono uccisi in Italia da bracconieri, bocconi avvelenati o dall’impatto con le auto.  Criminali di natura con doppiette e trappole e troppa disinformazione sono i pericoli per questa specie straordinaria. Il WWF ha salvato il lupo dall’estinzione insieme a tanti che hanno cambiato la storia del “lupo cattivo”. Ma oggi è di nuovo emergenza. Aiuta il WWF a difenderlo. Il massacro dei lupi va fermato subito. I crimini di natura sono una piaga nazionale per molte specie animali: una delle vittime più colpite negli ultimi anni è il lupo, simbolo della nostra natura selvaggia e della natura d’Italia.  Più del 20% degli esemplari italiani di lupo resta vittima dei bracconieri armati di fucili, trappole o esche avvelenate o muore contro le auto che attraversano con troppa velocità luoghi ancora selvaggi. Nemmeno le aree protette sono un rifugio sicuro per questi animali: nei Monti Sibillini, ad esempio, negli ultimi sei anni sono stati ritrovati 18 lupi morti, nel Parco della Majella lo scorso anno 4 lupi sono rimasti intrappolati dai lacci. La barbarie contro il lupo è particolarmente accanita in alcune zone calde di bracconaggio, come la provincia di Grosseto, in Toscana, dove lacci, veleno e fucili ancora uccidono decine di lupi, a volte persino esposti in modo provocatorio. Le stime italiane parlano di circa 300 lupi uccisi ogni anno su una popolazione complessiva di 1600 animali: ma i lupi uccisi potrebbero essere senz’altro di più dato che i bracconieri tendono a nascondere le carcasse per evitare multe e sanzioni. Il danno è enorme perché le dimensioni delle singole popolazioni di lupi possono cambiare radicalmente fino alla scomparsa di interi nuclei con grave squilibrio per tutta la fauna nazionale. Se il lupo, grazie anche alle campagne del WWF condotte sin dagli anni ’70, si era salvato dall’estinzione recuperando il suo areale originario, oggi è di nuovo in pericolo e c’è bisogno di uno sforzo straordinario e a 360 gradi per salvarlo e aiutare a sradicare una rinnovata diffidenza di alcune comunità verso questo importante predatore.